Non solo rinoplastica: il rinofiller oggi promette di modificare il naso senza bisturi, bypassando oneri e disagi dell’intervento chirurgico. Ma è davvero così?
Intervento cui si fa tradizionalmente ricorso per correggere gli inestetismi del naso, la rinoplastica è una tecnica chirurgica in grado di agire sia sulla forma sia sulle dimensioni, rimodellando volumi sproporzionati e linee poco aggraziate e restituendo armonia al viso senza stravolgerne i connotati. Soluzione che fino a poco tempo fa era l’unica in grado di ovviare a questo genere di inestetismi e restituire al paziente sicurezza e autostima, ma che da qualche tempo sembra aver perso la sua esclusività a favore del rinofiller: una pratica estetica ultimamente molto frequentata e considerata da alcuni come l’evoluzione naturale della rinoplastica. A ben vedere, si tratta però di un rimedio agli inestetismi del naso che, sebbene valida ed efficace solo ad alcune condizioni, non si presenta come un’alternativa al bisturi sempre percorribile.
Vediamo dunque come orientarsi alla scelta più opportuna analizzando le principali differenze fra rinoplastica e rinofiller.
Quanto costa una rinoplastica? E quanto invece il rinofiller?
Oltre alla minore invasività e all’impegno ridotto, ciò che ha reso molto appetibile il rinofiller, decretandone il successo degli ultimi anni, sono i costi decisamente più abbordabili che la/il paziente è tenuto a sobbarcarsi rispetto al prezzo medio di una rinoplastica semplice, visto che per questo intervento chirurgico il Ministero della Salute ha previsto la possibilità di usufruire della copertura del SSN limitatamente alla settoplastica, cioè all’operazione utile a ristabilire la funzionalità del naso compromessa da un problema congenito o da un incidente. Un vantaggio economico non indifferente, considerando che il costo di una rinoplastica non chirurgica oscilla solitamente tra i 300 e i 500 euro a seduta.
Ma quali sono i motivi che giustificano una tale differenza di prezzo fra rinoplastica e rinofiller? Innanzitutto c’è da tener presente che i prezzi per una rinoplastica devono essere trasparenti e completi di tutte le voci di spesa: sono inclusi nella cifra la visita specialistica che precede l’intervento, l’onorario del chirurgo, dell’anestesista e dell’equipe medica coinvolta, la sala operatoria e il personale infermieristico, come pure le visite di controllo e le medicazioni successive all’operazione e, nei casi in cui la rinoplastica sia eseguita in anestesia generale, anche la degenza di uno/due notti presso la clinica ospedaliera dove il paziente è stato operato. Nel caso del rinofiller, ritoccare il naso ha un costo notevolmente ridotto non solo per la pratica in sé ma anche perché non è necessaria la presenza dell’anestesista e la sala utilizzata, potendo essere ambulatoriale e non obbligatoriamente chirurgica, ha un prezzo sicuramente più basso. Per chi decidesse di affrontare l’intervento chirurgico piuttosto che eseguire un rinofiller ma non potesse sobbarcarsi in un’unica soluzione i costi di una rinoplastica, è utile sapere che nella maggior parte dei casi esiste la possibilità di ottenere la rateizzazione dell’importo richiesto.
Rinoplastica vs rinofiller: tipologia di intervento
La differenza principale fra rinoplastica e rinofiller ha a che fare con la tipologia di trattamento. Nella prima ipotesi siamo di fronte a un vero e proprio intervento che comporta un pre e un post operatorio, prevede delle incisioni e dei punti di sutura e, come tutte le operazioni chirurgiche, è soggetta al rischio di alcune complicanze. Il rinofiller ha invece dalla sua la rapidità dei tempi di esecuzione: si tratta di un intervento ambulatoriale molto meno invasivo, visto che le infiltrazioni di filler vengono eseguite in 20-30 minuti e la/il paziente può riprendere quasi subito le normali attività quotidiane con l’unica raccomandazione di evitare l’esposizione al sole e l’uso degli occhiali nelle 24-48 ore successive.
Rinofiller: una tecnica non permanente
Nel rinofiller l’acido ialuronico iniettato come riempitivo degli spazi vuoti del naso allo scopo di ottenere il suo rimodellamento viene gradualmente assorbito dalla pelle fino a svanire dopo un certo periodo, variabile a seconda dei tempi di riassorbimento della sostanza. Per questo motivo questa pratica, a differenza della rinoplastica, non garantisce risultati permanenti: per prolungare i suoi effetti è di fatto necessario ripetere il trattamento dopo 9/12 mesi dalla prima infiltrazione.
Rinoplastica vs rinofiller: ambito di applicazione
La differenza più sostanziale che dovrebbe indurci a propendere per l’una o per l’altra soluzione riguarda tuttavia l’ambito di applicazione dei due trattamenti. Avendo un’azione meramente riempitiva, il rinofiller agisce di fatto solo sulla parte cartilaginea del naso, mentre la rinoplastica permette di modificare in modo completo la sua forma, coinvolgendo anche la parte ossea. Ecco perché si ritiene che il rinofiller sia una pratica di medicina estetica apprezzabile per chi desidera risolvere piccole imperfezioni, ma che non dovrebbe essere considerata sempre e comunque una “scorciatoia” all’intervento chirurgico, visto che non può agire in maniera soddisfacente in presenza di difetti di una certa entità né ovviare a problemi funzionali. Adatta per nascondere una piccola gobba sfruttando l’effetto “camouflage”delle zone limitrofe, riempire un dorso scavato o sollevare leggermente la punta di un naso cadente, non è la soluzione ideale per correggere gibbi molto accentuati né per ridurre le dimensioni di un naso troppo pronunciato o ridefinirne la punta.