Che cos’è l’acido urico? Quali disturbi comporta? Qual è la dieta ideale da seguire ed i cibi da evitare?
L’acido urico è una molecola di origine naturale organica. Si crea negli esseri viventi superiori come sottoelemento del metabolismo delle purine. L’incapacità dell’organismo di assimilare alcune tipologie di purine e/o l’eccessiva produzione di urati comporta l’innalzamento dei valori di acido urico nel sangue (uricemia) che tende a depositarsi nelle giunture ossee delle articolazioni, provocando la gotta. Per gotta si intendono degli attacchi di artrite infiammatoria acuti con dolore, gonfiore ed arrossamento delle articolazioni. Questa patologia interessa, specialmente, soggetti over 65 e le cause principali sono imputabili a:
- difetti delle funzionalità renali;
- fattori genetici;
- assunzione di farmaci;
- scorrette abitudini alimentari
In questo articolo ci occuperemo proprio di esaminare questo ultimo punto per capire quali sono i cibi da evitare per gli acidi urici alti.
Da recenti studi, infatti, è emerso che vi sono alimenti particolarmente ricchi di purine: ovvero acidi nucleici che, in presenza di gotta, il corpo sintetizza con difficoltà e senza riuscire a smaltirli con la velocità necessaria. Questo comporta un accumulo di acido urico che infarcisce i tessuti una volta che si è depositato nelle articolazioni.
Dal punto di vista alimentare è il fruttosio il principale responsabile dell’iperuricemia. Si tratta di una tipo di zucchero aggiunto come dolcificante in diversi tipi di prodotti alimentari. Esso tende a stimolare la produzione di acido urico inibendone, al contempo, l’eliminazione e favorendone l’accumulo. I superalcolici, sempre per le stesse motivazioni, sono da considerare a pari livello.
La birra è un’altra bevanda estremamente diffusa ma, anch’essa, ricchissima di purine e quindi da evitare in caso di gotta ed iperuricemia.
Per tenere sotto controllo gli acidi urici ci sono altri alimenti che sarebbero da evitare o per lo meno limitarne il consumo il più possibile. Tra i cibi incriminati c’è anche la carne rossa, i salumi (la porzione da non superare sarebbe di 50 grammi, al massimo, a pasto), crostacei e cacciagione in generale.